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Notizie

BASTA UN NO. Approfondiamo il tema.

22.11.2016 10:26
       

Le nostre ragioni per il NO

06.11.2016 14:07

Le nostre ragioni per il NO

06.11.2016 14:05
Giovedì 24 Novembre  Alle ore 21, presso la Casa del Popolo, incontro a cura dell'Anpi Rufina con Fabio Mugnaini, docente dell'Università di Siena. Parleremo di referendum e delle nostre ragioni per il NO.  Vi aspettiamo! #iovotono

 

 L'ANPI è aperta a tutti, chiunque può iscriversi. 

È in corso il tesseramento 2016! chiedi o rinnova la tessera.

Intervento all'incontro con le associazioni

30.10.2010 15:42

 

Intervento all’incontro con le associazioni di Rufina promosso dall’ANPI Rufina – Giovedì 28 Ottobre 2010

 

 

Buonasera a tutti,

 Vorremmo innanzitutto ringraziare tutte le associazioni, i comitati ed i partiti che hanno risposto positivamente al nostro invito e che questa sera ci onorano della loro presenza. Un iniziale momento di confronto con il volontariato sociale e culturale che opera sul nostro territorio per iniziare innanzitutto a conoscersi, ci sembrava il miglior modo per proseguire l’attività dell’ANPI di Rufina, al momento appena iniziata, ma che sarà rilanciata in particolare dopo i lavori del 15° Congresso Nazionale che noi celebreremo il 5 e 6 novembre prossimo.

 

SITUAZIONE ATTUALE

 

Il nostro paese, l’Italia, sta attraversando un periodo molto difficile sotto tutti i punti di vista, a partire proprio da quello democratico. I temi come la crisi economica e conseguentemente del lavoro che grava esclusivamente sulle spalle del popolo che non l’ha generata, i continui attacchi alla funzione Costituzionale del sindacato, le misure legislative che si susseguono ormai da anni e che mirano alla divisione del sindacato stesso e alla divisione dei lavoratori, saranno i principali temi d’attualità che approfondiremo durante i lavori del Congresso, anche sulla base del documento congressuale dell’ANPI a livello nazionale.

 

Una particolare attenzione vorremmo che fosse posta nell’analizzare bene le dinamiche che hanno portato e che giorno dopo giorno rafforzano un autoritarismo governativo che non lascia spazio al dissenso, che attraverso vere e proprie offensive culturali blinda l’informazione a tutti i livelli, che fa carta straccia della nostra Costituzione e che riduce il nostro paese ad un totalitarismo di fatto.

GUERRA

Per comprendere la vera natura del Governo del nostro paese è sufficiente pensare ad esempio alle cifre enormi che vengono sperperate ogni giorno e stimate in circa 4 milioni di euro, utilizzate per le cosiddette “Missioni militari di Pace” in Afghanistan ed in tutti gli altri paesi sovrani (sono oltre quaranta) nei quali vi sono contingenti italiani.

Anche in questo caso, come per le leggi “Ad Personam” delle quali tanto si discute ma mai vi si oppone con fermezza coinvolgendo direttamente e mobilitando la grande parte di popolazione antifascista, il Governo italiano calpesta dai tempi della guerra nell’ex Jugoslavia, la carta Costituzionale che nel suo articolo 11 sancisce “il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.”.

GIOVANI E LAVORO

In contrapposizione, niente si fa di concreto per frenare l’aumento progressivo dei disoccupati, per rafforzare ed estendere i diritti sociali e civili a tutti ed in particolare alle donne, per impedire il continuo verificarsi di incidenti e di morti sul lavoro (mediamente più di due al giorno), per migliorare le condizioni di vita di coloro che si trovano oggi sotto la soglia di povertà fino a cancellare totalmente la povertà stessa.

 

In questa ottica, occorre occuparsi fortemente di Sanità pubblica che oggi, purtroppo, non è più accessibile a tutti.

 

Riteniamo che per i giovani, il futuro della nostra civiltà, uno dei disagi maggiori, oltre alla mancanza di spazi aggregativi e culturali, sia rappresentato dalla mancanza di trovare un lavoro stabile ed a salario pieno ed un tetto sotto il quale iniziare una vita indipendente.

 

Le stime dei disoccupati lo confermano: l’Istat riferendosi al primo trimestre 2010 parla di un tasso generale di disoccupazione del 10% circa  e di una disoccupazione giovanile del 25% con proiezioni di ulteriori crescita, ciononostante si continui a ritenere occupati i precari che non hanno alcuna certezza nel loro futuro.

Consideriamo, fra l’altro, che da quest’ultimo dato sono esclusi gli studenti.

Ciò significa che almeno 1 giovane su 4 è completamente senza lavoro e gli altri 3, se fortunati, possono sperare in una delle mille forme di lavoro saltuario, a progetto, precario.

RAZZISMO E XENOFOBIA

Un altro aspetto primario è la nostra ferma opposizione al razzismo ed alla xenofobia; cercheremo di fare la nostra parte anche a Rufina ,qualora si verificassero situazioni simili, ricordando innanzitutto che la storia del nostro paese, l’Italia, è essenzialmente storia di grande emigrazione; ricordando la dura lezione delle famigerate leggi razziali dell’epoca fascista ed anche il prezioso contributo di tanti antifascisti stranieri, prigionieri di guerra e militari alleati sbandati, alla Liberazione del nostro paese.

PROPOSITI DELL’ANPI

A noi non interessa quali siano le forze politiche sia a livello centrale, sia a livello locale, che governano; nel ribadire quindi l’autonomia dell’ANPI, vorrei sottolineare che sarà nostro obiettivo primario quello di salvaguardare la memoria della Resistenza ed i suoi preziosi insegnamenti, unitariamente a quello di mantenere vigile ed efficace la nostra lettura sui fatti d’attualità, andando quindi nel merito delle questioni ed analizzandole dal nostro punto di vista antifascista ed al fianco della gente comune e della libertà.

Vorremmo farci carico quindi del rilancio di valori morali e di virtù democratiche che oggi sembrano un po’ fuori moda in prima analisi ma che si mostrano d’estrema attualità se si considera che l’ANPI ad esempio, dalla variazione del proprio Statuto del 2006 che consente l’iscrizione all’Associazione anche ai non partigiani (per ovvi motivi), ha moltiplicato innumerevolmente i propri iscritti ed è presente oggi in tutte le 110 province italiane.

 

Non ci si iscrive all’ANPI per interesse personale; ci si iscrive se ne condividiamo la forza della memoria e la volontà di rappresentare attivamente tutti i sinceri antifascisti.

LAVORO A RUFINA

Ad oggi, nel nostro piccolo a Rufina, la Sezione “Martiri di Berceto” conta poco meno di un centinaio di iscritti ed ha già un suo generale programma di lavoro:

1.    La sezione ha sede presso il Circolo ARCI di Rufina ed ogni martedi sera (alle 21) è aperta per incontrare tutti coloro che vogliono iscriversi e confrontarsi. E’ in costruzione un sito internet, per rendere più accessibile a tutti questo contatto che comunque auspichiamo sia il più diretto possibile attraverso la partecipazione alle iniziative promosse, ad allo stimolo per promuoverne altre facendo così vivere l’antifascismo.

2.    stiamo lavorando per raccogliere testimonianze di familiari, amici e parenti dei partigiani, chiediamo collaborazione a tutti voi, attraverso testimonianze ma anche con la donazione, ovviamente anche in copia, di materiali attinenti alla Resistenza ed ai partigiani in particolare a livello locale.

3.    A Berceto, nella casa luogo dell’eccidio vorremmo creare un centro di documentazione ed un piccolo ma significativo “Museo della Resistenza”. L’edificio oggi è di proprietà privata ma c’è la tangibile possibilità che esso possa essere ristrutturato, dato in comodato d’uso al Comune e destinato a centro di documentazione della Resistenza sul territorio.

4.    Fra l’altro la Com. Parlamentare ha espresso parere negativo sulla richiesta fatta a suo tempo dall’Amministrazione Comunale di Rufina per ottenere un riconoscimento al merito civile relativamente all’Eccidio di Berceto, così come giustamente ottenuto ad esempio a Pontassieve per i fatti della Pievecchia. Ebbene, l’ANPI di Rufina ritiene la motivazione “di non esserci stato un coinvolgimento dell’intera collettività locale” una sottovalutazione grossolana, da parte anche dei rappresentanti della sinistra in Parlamento. Sosterremo quindi come ANPI locale e Nazionale la richiesta di questo importante riconoscimento che costituirebbe per tutto il popolo di Rufina e della Valdisieve un ulteriore passo in avanti per il risveglio delle coscienze verso l’antifascismo. Presenteremo quindi un documento su questo tema che ci auguriamo sia votato all’unanimità in Congresso dai nostri iscritti, in modo tale da conferirci un ancor più forte mandato che invieremo nuovamente in Commissione.

5.    L’ANPI nazionale ha avanzato una proposta di legge per inserire la Resistenza e la lotta partigiana come materia di studio nella scuola, ma di fronte ai tagli di risorse indiscriminate alla scuola ed alle Università, ad un loro continuo riassetto in chiave aziendalista, nozionistica e meritocratica perpetrato progressivamente almeno dagli ultimi cinque governi ed in particolare dall’ultima controriforma Gelmini per quanto riguarda la scuola primaria e secondaria, non c’è da aspettarsi molto a livello nazionale. Sul territorio invece stiamo predisponendo un progetto con la Direzione Didattica, già sperimentato a Firenze, per inserire testimonianze e conseguenti riflessioni sulla Resistenza e la lotta partigiana nelle classi elementari e medie, fino al far visitare ai ragazzi i luoghi simbolici della Resistenza (da Monte Giovi a Berceto a Firenze), coinvolgendo possibilmente anche i genitori che si renderanno disponibili.

6.    Nella prossima primavera l’ANPI organizzerà alcune visite nei luoghi simbolo della Resistenza Partigiana e civile come S.Anna di Stazzema e Marzabotto.

7.    Vorremmo poi che tutto quello che attiene alla Resistenza nel nostro territorio fosse più evidente e diretto: abbiamo quindi già chiesto al Comune di Rufina, che nei cartelli delle vie del paese intestate a Ferrero Bonanni, Luciano Celli e Luigi Fabbroni venga inserita la specifica di “Partigiano morto combattendo per la libertà” . Questa nostra richiesta, ci risulta essere già in via di attuazione.

8.    Lavoreremo poi affinchè nei sentieri della Resistenza venga inserita una cartellonistica che specifichi cosa è successo in quei luoghi e rimanga così nella memoria per sempre.

CONCLUSIONI

Infine, oltre a questi propositi che mirano al preservo della Memoria e degli ideali di libertà che mossero la Resistenza affinché essi possano costituire una solida ed indissolubile base per le generazioni future, questa sera chiediamo la vostra collaborazione ed il vostro sostegno per far sì che la popolazione di Rufina e della Valdisieve, riesca ad essere “Antifascista Oggi” nella pratica; che il nostro lavoro comune sul tema della Resistenza possa essere quindi in grado di far divenire di dominio pubblico una coscienza tale da poter distinguere il fascismo di oggi in tutte le sue forme e sia capace poi di intervenire ed opporvisi unitariamente.

Il fascismo oggi è molto diverso da quello che il nostro popolo ha conosciuto durante il ventennio Mussoliniano: non indossa più il Fez e non veste di nero.

Come già detto esso utilizza spesso modi più subdoli ed indiretti che spostano comunque sempre più a destra l’asse della nostra società, cercando di ridurre tutte le questioni principali a partire da scuola e lavoro, verso gli interessi individuali, l’egoismo e l’asocialità.

Riuscire a dare un contributo affinché il nostro territorio possa tornare ad essere un luogo di confronto sociale ed anche politico e con questo farsi scudo del neofascismo intraprendendo un percorso realmente progressista, pensiamo possa essere l’obiettivo che l’Associazionismo debba porsi unitariamente, mantenendo ognuno le proprie caratteristiche e peculiarità.

E’ indispensabile cercare di stimolare e favorire l’aggregazione, la partecipazione ed il confronto affinché a Rufina, su ogni tema d’interesse, si possa liberamente discutere, criticare, ed ovviamente anche essere criticati.

Tutto ciò rimane alla base della nostra società che indiscutibilmente su tali principi, è direttamente figlia della Resistenza.

Auspichiamo quindi che fin da stasera possano intrecciarsi iniziative, proposte e percorsi da affrontare assieme.

Vorremmo conoscere il vostro parere ed ascoltare tutto ciò che vorrete dirci o domandarci.

Vi ringrazio ancora una volta per la partecipazione, A voi la parola. 

 

Rufina, 28 Ottobre 2010

Per L’ANPI Rufina

 Enrico Chiavacci